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Biagio Santaniello
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La collezione PE23 di Santaniello racconta un viaggio immaginario nel quale gli itinerari già conosciuti diventano nuove rotte da percorrere, senza mai perdere le coordinate del classico. Nuove rotte, rotture.

Come naufraghi di una tradizione che deve ritrovare l’orientamento, nei 3 capitoli dello shooting dicampagna i protagonisti riscoprono il ben vestire attraverso i capi che definiscono lo stile classico evoluto di Santaniello.

“Salerno è un porto da cui partire o dove tornare e noi siamo marinai che osservano e ascoltano il mare, cercando di leggere l’orizzonte e capire cosa arriverà. Già da qualche tempo nell’aria ho sentito il bisogno di un “nuovo formale” come ritorno alla regola, alla rotta. Non significa ripristinare al passato ma guardare al classico come a una bussola con cui Santaniello può continuare la propria esplorazione. Comfort, eleganza, formale, informale, passato, futuro, giorno, sera… sono tutti punti cardinali la cui esistenza e importanza non va dimenticata. Il nostro viaggio continua ed è un viaggio entusiasmante.”
Antonio Santaniello, Direttore Creativo del brand.

Tra i pantaloni, vero caposaldo del brand, ci sono le interpretazioni stagionali dei modelli Arechi, Nagon, Clark, Palatino, Fold e 945T, i cargo sartoriali Load e Mirko, gli immancabili joggers Barone e il nuovo modello Irno.
Nato come evoluzione contemporanea dell’iconico Arechi, Irno presenta la stessa costruzione del Barone, con elastico in vita solo sulla parte posteriore e senza laccetto di chiusura anteriore.

Accanto alle giacche 2 bottoni, 3 bottoni strappato a due e doppiopetto, continua la contaminazione con il mondo workwear, per portare avanti un nuovo modo di pensare l’abito 3 pezzi con gilet e giacca-camicia abbinati ai pantaloni. L’overshirt Zagara è ormai un nuovo classico di Santaniello, accanto al modello Anemone, con colletto a camicia e doppia tasca a toppa sul petto. Tra i gilet il Follaro con scollo a V, 2 tasche e taschino a toppa sul fronte più classica fibbia regolatrice sul retro e Silene con collo a giro e iconica tasca lavoro sui fianchi.

Novità di stagione l’inedita interpretazione dell’abito smoking con collo sciallato e rever realizzato nello stesso tessuto della giacca, senza contrasto in seta. La caratteristica dominante del nuovo smoking – non smoking secondo Santaniello è una palette all’insegna del colore.

Tra le cromie della PE23 dominano le sfumature del blu, dal pantone Santaniello agli azzurri, diverse variazioni di rosa, verdi, gialli e tonalità neutre, per la prima volta presenti anche nella collezione Il Viaggiatore.
Si tratta di un nuovo passo nel percorso di evoluzione del classico, per conciliare le tradizionali esigenze di forma con prospettive più attuali.
L’abito approda anche nei contesti meno rigorosi, all’insegna della comodità e della versatilità.
Realizzati in Lycra® stretch, i capi della collezione Il Viaggiatore sono lavabili in lavatrice senza necessità di stiraggio.

Tra i pattern stagionali ci sono motivi floreali e maxirighe di ispirazione marinara.

“Introdotte in origine dai pescatori bretoni, nell’‘800 le righe divennero la divisa ufficiale dei marinai francesi che sostenevano come grazie a questo pattern fosse più semplice ritrovare chi cadeva in mare…”

Tra i tessuti protagonisti della Primavera-Estate 2023 ci sono puro lino, lino Tencel dalla grande fluidità, lana/seta, diversi blend di cotone, bull di cotone resistente e strutturato per la creazione di volumi più definiti e l’innovativo Ice Gab, una gabardina doppio ritorto in ice-cotton di cotone e lino, che assicura straordinaria leggerezza e massima traspirabilità.

Il filo conduttore è come sempre la ricerca del tessuto che possa esprimere al meglio le proprie caratteristiche di qualità attraverso il design, conciliando l’heritage sartoriale del brand con vestibilità rinnovate.

“L’acqua ci ha permesso di dare più immagini a questa collezione, o meglio alla nostra continua ricerca. I riflessi in cui ci si specchia uguali ma sempre diversi, le onde che rifrangono, interferiscono, si disperdono e si propagano, proprio come tutte le idee e le ispirazioni.
Le onde possono avere conseguenze a grandi distanze e molto tempo dopo che si sono spente le fonti da cui sono state generate. Così è il nostro lavoro: la capacità di riconoscere il moto di ciò che viene da lontano, dal nostro passato, unita a spinte rinnovate, cambi di direzione e nuove prospettive”
Antonio Santaniello

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